AUDIOVISIVO
Per Rai Sat e Rai International, Berdini cura come regista dal 2000 al 2005, gli omaggi ai maestri Luca De Filippo, Giorgio Albertazzi e Franco Nero. Di seguito è la volta di quattro corti televisivi, dal titolo Navigando fra l’Irlanda e l’Inghilterra, voci soliste per piccoli drammi quotidiani. “Non io” di Samuel Beckett realizzato all’interno di una bottega antiquaria, in Via dei Tre Archi a Roma. L’attore è ritualmente sistemato come in un profondo ascolto, in primo piano la bocca, centro della melodia testuale. Accanto a lui una persona malata ascolta il monologo. L’attore è Luigi Rigoni, la durata di nove minuti. “St. Nicholas” di Conor Mc Pherson, realizzato in un piccolo appartamento (Via delle Rose 49E/Centocelle Roma), dove l’attore nella parte di un critico teatrale, ossessionato dal potere di poter “esaltare o distruggere un’opera o un autore”, interpreta in un clima casalingo e in un’atmosfera fra il quotidiano e l’irreale, il suo dilemma. L’attore è Alberto di Stasio, la durata di nove minuti. “Bianco & Nero” di Harold Pinter realizzato in una stanza piena di computer, la location è presso la Scuola Svizzera di Roma. L’interprete evidenzia un’umanità sotto traccia (una giovane prostituta che al termine della sua confessione si toglie la vita) in un’atmosfera surreale e reale, senza tempo. L’attrice è Daniela Forti, diciotto anni, durata del corto nove minuti. “Benji” di Claire Dowie, realizzato sul terrazzo della Scuola Svizzera di Roma, interpreta con ironia e sentimenti inconsueti la storia di una ragazzina, la quale per sentirsi viva deve inventarsi un amico immaginario. Alla fine di questo intenso monologo, l’attrice uscendo dal terrazzo, luogo meraviglioso rientra nella realtà di tutti i giorni, ovvero l’aula del secondo liceo, dove trova solo un’insegnante e la sua cagnetta. Con Maria Von Stoher, quindici anni, durata nove minuti. Questo ciclo è stato possibile grazie al suo carissimo amico Franco Scaglia. Nel 2009 produce il corto “Solo con lui” in collaborazione con la Film Commission del Lazio sull’attore e amico Ugo Margio e poi i girati, con il talento di Antonio Gullo dell’Istituto Roberto Rossellini, sulle iniziative dell’ATCL depositati nell’archivio del circuito, ore e ore di riprese degli eventi organizzati in questi anni.
“Emilia Galotti, un corto”
Il potere della seduzione
“Due persone: Elettra Mallaby e Paolo Fallai. Una modella trovata in un’agenzia vicino a Piazza del Popolo, un grande giornalista conosciuto durante un pranzo con l’Assessore Giulia Rodano. Elettra è una figura, un dipinto di Victor Borisov-Musatov, tra simbolismo e neo romanticismo, osservatore attento del Tintoretto e del Veronese. Borisov la dipinge di spalle Dans la barque, e nella tela Jeune fille brodant, come Edvard Munch la ritrae di spalle nel 1894 in Rot und Weiss, o nel ritratto di Betzy Nielsen del 1887 o nel maestoso olio Das kranke Kind. La Mallaby diventa Emilia Galotti, un’opera che sancisce la fine dell’illuminismo, preromantica e simbolista. Non è un’attrice Elettra, non lo sarà mai, ma la sua figura trasmette nei suoi gesti, nel suo camminare, nelle movenze del corpo tante pagine di una letteratura teatrale e specialmente quell’universo, dove sono racchiusi tutti i segni del personaggio di Lessing: traspaiono dal suo viso le smorfie di un’eroina, vittima ieri e oggi di un mondo non adatto alla sua anima, in cui si evidenziano tutte le sfaccettature di una donna malinconica, depressa, pura e ferita. Il suo sorriso è simile a quello di una divinità etrusca o del nord dell’Europa. Nel film ha dato il meglio di se stessa, in teatro il compito è stato più difficile; la sua immagine, per me, sarà indimenticabile”.
“Paolo Fallai è stato la persona che mi ha dato la possibilità in questi anni del terzo millennio di non allontanarmi dal teatro, dalla scena. Anche lui che aveva indietro nel tempo lavorato con registi importanti, ha beneficiato di questo singolare incontro per rientrare nella drammaturgia. E’ un fatto chimico, il rapporto tra uno scrittore di teatro e un regista. Non si deve stare più di tanto a chiacchierare, discutere. Sono perdite di tempo. Con Maurizio Grande è stata un’alchimia immediata, dal suo forno sortì l’oro. Così con Paolo. Tre suoi testi e una rivisitazione temporale e strutturale del capolavoro di Lessing, Emilia Galotti. L’opera l’abbiamo concepita in Via Tomacelli, Piazza Venezia, Via Campania, Via Virgilio, Via della Vasca Navale, Via dei Coronari. E le letture del suo testo con gli attori della nostra Galotti cinematografica: Elettra Mallaby, Daniele Griggio, Francesca Fava, Luna Romani, Giulia Zangrillo, Luigi Di Fiore, Alberto di Stasio, la madre di Emilia, l’obliqua interprete, Paola Rinaldi. Si sono innamorati Paolo e Paola. Amanti senza perdere quota, senza rinunciare a quello che già avevano. Con Emilia Galotti il tempo si è fermato, quasi trecento anni sono passati davanti ai nostri occhi. Non è cambiato nulla. Il potere ha cambiato solo l’abito. E la seduzione del potere ha continuato la sua strada senza perdere energie e colori”.
VIDEO
“Non io”
Di S.Beckett, regia di Alessandro Berdini, con Luigi Rigoni.
“St. Nicholas”
Di C. MacPherson, regia di Alessandro Berdini, con Alberto di Stasio.
“Emilia Galotti, un corto”
Di Paolo Fallai, regia di Alessandro Berdini.
“Solo con lui – Incontro con Ugo Margio”
Regia di Alessandro Berdini”